domenica, dicembre 05, 2010

UNA GRAZIA PER LA NOSTRA CHIESA


Desidero testimoniare una grande grazia ottenuta dal Signore per intercessione di san Giuseppe.
Il 9 marzo 2009 abbiamo ricevuto una diffida dai vigili del fuoco a causa di un’abbondante caduta di intonaci dai cornicioni della nostra chiesa Gesù Divin Lavoratore al rione Tamburi di Taranto. Non era la prima volta, ed eravamo giustamente preoccupati, essendo questi crolli a rischio e pericolo delle persone dalla parte della strada e anche dei bambini dalla parte interna dell’oratorio. Già da qualche anno si trascinava il problema senza trovare soluzione, a causa delle scarse risorse della nostra parrocchia, che è di periferia, popolare, operaia, e non mancano degrado e disoccupazione. Avevamo chiesto aiuto a molti, in varie direzioni e in particolare allo stabilimento siderurgico dell’ILVA, dove noi Giuseppini siamo cappellani di fabbrica da 25 anni, ma ricevendo sempre dinieghi. Il giorno dopo, il 10 marzo, cominciava la novena di san Giuseppe; alla gente abbiamo detto: preghiamo chiedendo la grazia per il restauro della nostra chiesa. E’ bastato questo ed abbiamo avuto una telefonata: viene l’ingegnere addetto per valutare il lavoro da farsi. Ed ecco che nella data del primo maggio, festa di san Giuseppe lavoratore che abbiamo eletto a festa della nostra parrocchia, arriva la notizia direttamente dal nostro vescovo: Il gruppo Riva, proprietario dell’Ilva, si fa carico dei lavori. Un intervento che si presenta notevole e complesso: restauro, manutenzione straordinaria, consolidamento, intonacatura, pulitura e pitturazione. La nostra chiesa, per quanto sia grosso modo un capannone, è ampia ed alta. Prima, da agosto a dicembre, viene sistemato l’esterno, a cominciare dai tetti, alle fiancate e alla facciata. Poi l’interno, tra settembre e novembre del 2010. Ora, grazie ai vivaci colori parietali, si presenta rivestita a nuovo: è molto più sicura, vivace e luminosa. Il 13 novembre è avvenuta l’inaugurazione presieduta dall’arcivescovo mons. Benigno Papa. Infine abbiamo fatto il pellegrinaggio al santuario di San Giuseppe Vesuviano il 20 novembre: abbiamo manifestato alla Provvidenza, tramite il nostro santo, la riconoscenza dovuta; senza di lui, non saremmo riusciti a fare nulla.

Padre Angelo Catapano