martedì, dicembre 05, 2006

TU GIUSEPPE


Questa opera vuol essere una biografia romanzata di Giuseppe di Nazaret. Una ricostruzione della sua vita inquadrata nelle circostanze del suo tempo. Figura giovanile di un Giuseppe innamorato di Maria, che sente il peso della sua gioia e della sua responsabilità, come padre di colui che gli era stato affidato: il figlio di Dio. Quindi un Giuseppe attuale che vive le vicende e i rischi della vita, e che segue i comandamenti del suo cuore. Lunghi anni vissuti in Terra Santa hanno dato all’autore l’opportunità di scrivere questa storia di un uomo vero travolto dalla fede e dall’amore.
Docente di Sacra Scrittura e diretto conoscitore dei luoghi, Vernet mette bene in evidenza la geografia della Palestina. La prima parte è ambientata in Giudea: vengono presentati, come in un prodromo, un po’ tutti i personaggi che partecipano alla storia che viene raccontata e che viene messa sulla bocca di Giuseppe in prima persona (il padre, la madre, i fratelli, Maria, Zaccaria), le località (Ain Kàrem, Betlemme), fino alla sua decisione di fidanzarsi con Maria.
E qui comincia la seconda parte, intitolata “Galilea”: l’addio al paese d’origine, il viaggio verso le colline di Nazaret dove abita la sposa, il passaggio per la Samaria, Seforis e Cana, l’incontro con Anna e Maria di Cleofa, l’allestimento della casa nuova ricavata in una roccia e finalmente la festa di nozze; a questo punto Maria svela a Giuseppe il progetto di Dio ed egli lo accetta con trepidazione e grande fede; c’è poi la visita di Maria a Elisabetta; intanto nel cuore di Giuseppe viene fuori “la tempesta”, il dubbio di essere fuori posto in quel piano di Dio, ma ecco che anche per lui sorge “l’arcobaleno”, l’angelo che lo rassicura: “sappi che anche tu hai trovato grazia agli occhi del Signore, Dio è con te!” (pp.128-129); il racconto prosegue con la nascita di Giovanni, il cantico di Zaccaria e il ritorno a Nazaret.
La terza parte: Giudea, Egitto, Galilea. Giuseppe accompagna Maria a Betlemme, le presenta i parenti e non trovando altro posto si adattano in una grotta che conosceva già da ragazzo; viene “l’ora di Dio”: nasce il Bambino, lo porta al tempio, vengono i Magi, fuggono in Egitto, ripercorrono l’esodo e il deserto; dopo il tempo dell’esilio si narra il ritorno in Galilea e la vita a Nazaret; non si possono dimenticare “i tre giorni di martirio” della perdita di Gesù dodicenne; infine il declino delle forze, la morte e l’epilogo. A conclusione: “Giuseppe è come il riflesso di Dio sulla terra – diceva Maria – come la sua presenza. Veramente amato da Dio e dagli uomini, come dicono i nostri libri santi… La sua vita fu tutta al servizio di Gesù e di Maria. Noi crediamo che effettivamente furono parole profetiche quelle del saggio orientale rivolte al caro scomparso: Giuseppe fu il più felice dei mortali… Che altro paradiso potrà dargli Dio se lui ha vissuto il cielo sulla terra?” (pp. 209-210).

JOAN M. VERNET, Tu Giuseppe, ed. Shalom, pp. 220.