sabato, settembre 15, 2012

CENTRO STUDI SAN GIUSEPPE

L’incontro del Centro Studi san Giuseppe si è svolto a Roma presso la casa generalizia il 1 settembre 2012. Sono intervenuti p. Tullio Locatelli, don Gianfranco Verri, p. Angelo Catapano e la prof. Stefania Colafranceschi. Ha mandato un suo contributo p. Eugenio Beni dall’India. E’ sembrato significativo che l’esequie del confratello Umberto Lovato sia avvenuto il giorno precedente nella medesima sede; si è ricordata con gratitudine la passione e la competenza su san Giuseppe che proprio nel centro studi ha dedicato negli anni passati.


E’ stata letta la lettera che il padre generale, riconfermato nella carica, ha inviato in vista della riunione del Centro, in cui ribadisce secondo il dettato della Regola, che “come Giuseppini riconosciamo nei giovani che educhiamo lo stesso Gesù bambino e siamo compagni di ministero di San Giuseppe, ottimo educatore di Gesù”. Regola fondamentale che non deve essere mai persa di vista. Comunica poi che “il consiglio generale ha deciso che il Centro Studi sia presieduto e diretto da un consigliere generale nella persona del p. Tullio Locatelli”. Il direttore uscente p. Angelo Catapano, incaricato dal 2003, ha salutato come beneaugurante la notizia in quanto offre maggiore autorevolezza al Centro stesso.

Per quanto concerne la pubblicazione degli atti della Giornata di Viterbo, è ormai ultimata e può andare sotto il titolo “Attualità di san Giuseppe”. La casa editrice disponibile che offre migliori condizioni risulta l’OCD dei Carmelitani Scalzi, accomunati con noi dalla devozione al nostro santo. Proporrebbero un volumetto a 13 euro, con uno sconto a noi del 30%, occupandosi loro della distribuzione nelle librerie. E’ da concordare un’eventuale presentazione del libro.

Si intende continuare nella collaborazione con le riviste Vita Giuseppina, La voce di San Giuseppe, Lettere giuseppine, Estudios Josefinos. In particolare si pensa necessario il sostegno alla Voce di San Giuseppe, che si trova in difficoltà. Essendo stato proclamato l’Anno della Fede, ed approssimandoci alla pubblicazione del terzo volume di papa Benedetto XVI sull’infanzia di Gesù di Nazaret, si programma una serie di articoli di p. Catapano che vertano sul medesimo tema, corredati da relative illustrazioni del p. Verri.

Il XXII Capitolo generale ha dato uno specifico rilievo alla figura di san Giuseppe, forse maggiormente che in altri Capitoli precedenti. Ci sarà modo di presentare più dettagliatamente i contenuti in un’apposita scheda. E’ bello che già nella presentazione del documento finale si affermi: “Affidiamo a San Giuseppe il nostro cammino: la sua premurosa custodia di Gesù vegli sul rinnovamento della nostra famiglia religiosa nel contesto della Famiglia del Murialdo, il suo esempio di educatore ci aiuti a vivere la vocazione che abbiamo ricevuto”. La sottolineatura che lega spiritualità e pedagogia, identità di consacrazione e missione di apostolato, acquista un’evidenza speciale: “Coscienti che la nostra spiritualità educativa considera i giovani poveri come “luogo teologico” del nostro incontro con Cristo, come Giuseppini viviamo la nostra missione nella “pedagogia dell’amore”, centrati nell’educazione del cuore e recuperando la figura di San Giuseppe come modello ed educatore”. L’icona prescelta del ritrovamento di Gesù dodicenne, ritorna col suo stimolo di provocazione: “Come Maria e Giuseppe, anche noi con passione ed ansia cerchiamo Gesù, nascosto nel volto dei ragazzi e dei giovani, soprattutto quelli emarginati. Lo cerchiamo con la preoccupazione del “ne perdantur”, affinché abbiano pienezza di vita”. La prima raccomandazione capitolare riguarda proprio l’importanza di san Giuseppe. Una richiesta è fatta direttamente al Centro Studi, perché possa “offrire elementi per una devozione biblicamente fondata, legata al carisma e fonte di ispirazione per i nostri progetti apostolici ed educativi”. A questo proposito si pensa già utile il contributo di p. Pedro Olea, pubblicato









dall’editrice Esperienze, intitolato “Avvicinandoci a san Giuseppe” e che si può valorizzare anche attraverso dispense.. Pare infine indovinato e doveroso, purtroppo non da tutti praticato, l’invito “che i confratelli sacerdoti inseriscano sempre nella preghiera eucaristica, dopo il ricordo della Beata Vergine Maria, la frase “con San Giuseppe suo sposo”. Invito di cui il nostro Centro si era fatto promotore.

Dopo una pausa, si è passati a parlare del prossimo Simposio internazionale, che si terrà in Messico a Guadalajara a fine settembre 2013. Il tema generale ruoterà sulla figura di san Giuseppe, modello di amore e di vita. Anche il Centro Studi interverrà con qualche rappresentante e dei contributi. P. Catapano presenterà una relazione sulla paternità educativa, la Colafranceschi sulla parte iconografica. Ci si aggiornerà in una riunione prevista in giugno.

Tra le varie ed eventuali, si è ripresa l’indicazione capitolare che “sollecita l’introduzione di un’adeguata e profonda conoscenza di San Giuseppe nella formazione iniziale e permanente”. Si pensa ad esempio di organizzare per i seminaristi una tre giorni con l’apporto dei membri del Centro Studi ed altri collaboratori. Il centenario della morte del pittore Enrico Reffo, che sarà nel 2017, può essere l’occasione per costituire un comitato nazionale e celebrare un evento a Torino. Sarebbe pure interessante una raccolta delle opere (dipinti e sculture) su san Giuseppe realizzate dai diversi artisti della Scuola Reffo o che hanno operato con i Giuseppini.



p. Angelo Catapano